Sarà la riproduzione in scala 1 a 1 dell’aereo con cui i grandi piloti Francesco Baracca ed Ernesto Cabruna si cimentarono nei cieli della Grande Guerra, ad accogliere i partecipanti alla tavola rotonda dedicata al grande illustratore militare imolese Quinto Cenni, che si svolgerà sabato 20 dicembre dalle ore 17 alla Sala Miceti e alla quale interverranno il Colonnello Zarcone, Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito, e il Generale Angelo Renato Boggia. A Quinto Cenni è dedicata una sezione della mostra Nei secoli fedele, in cui è raccolto materiale molto interessante relativo alle opere dell’illustratore, messo a disposizione, oltre che da privati cittadini, anche dalle biblioteche di Imola e Forlì, le cui direttrici Dott.ssa Baruzzi e Dott.ssa Emiliani sono state invitate a partecipare alla tavola rotonda. Ma l’appuntamento di sabato 20 dicembre avrà un ulteriore arricchimento con l’annullo postale, che avrà luogo nei locali della mostra a partire dalle ore 14 a cura del Circolo Filatelico imolese.
La prima opera significativa di Quinto Cenni risale al 1862, e si tratta di un saggio eseguito a penna inviato al Comune di Imola perché si rendesse conto delle sue capacità e gli destinasse, come studente orfano, un sussidio. Dopo gli studi che gli fruttarono la medaglia di bronzo dell'Accademia di Brera, nel 1870, Cenni iniziò a collaborare come illustratore con numerose riviste di prestigio tra cui "Epoca", "Emporio pittoresco" (Sonzogno), "La cultura moderna", la "Rivista Illustrata Garbini", "La lettura", "Lo spirito folletto", "Emporium" e, soprattutto, l’"Illustrazione Italiana" (Treves). I temi delle illustrazioni erano principalmente militari, ma illustrò anche vari libri, tra cui: "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, "Ettore Fieramosca" e "Niccolò De' Lapi" di Massimo D'Azeglio, "L'assedio di Firenze" di Domenico Guerrazzi.
Le sue capacità artistiche ed il settore specialistico in cui operava, quello degli illustratori che all’epoca in Italia non erano molti, gli permise di raggiungere velocemente un grande successo sia in patria che all’estero: ricevette ad esempio dall'Inghilterra l’incarico di riprodurre i più celebri monumenti italiani, quello di disegnare una medaglia del Genio Reale Britannico e di illustrare le vicende militari di cui fu protagonista il generale Durant. Giuseppe Garibaldi da Caprera scambiava con Cenni una fitta corrispondenza fornendogli notizie su combattimenti e sulla Legione Italiana di Montevideo. Nel 1876 Cenni conobbe il Gen. Genova Thaon di Revel che gli permise una grande conoscenza dell'ambiente militare. Dal 1878 al 1897 l’illustratore imolese pubblicò numerosi importanti volumi e, dal 1887, "L'Illustrazione militare italiana" rivista da lui fondata e finanziata che forniva una completa informazione per quanto riguardava le tradizioni, la storia e la struttura dell'Esercito Italiano.
La prima opera significativa di Quinto Cenni risale al 1862, e si tratta di un saggio eseguito a penna inviato al Comune di Imola perché si rendesse conto delle sue capacità e gli destinasse, come studente orfano, un sussidio. Dopo gli studi che gli fruttarono la medaglia di bronzo dell'Accademia di Brera, nel 1870, Cenni iniziò a collaborare come illustratore con numerose riviste di prestigio tra cui "Epoca", "Emporio pittoresco" (Sonzogno), "La cultura moderna", la "Rivista Illustrata Garbini", "La lettura", "Lo spirito folletto", "Emporium" e, soprattutto, l’"Illustrazione Italiana" (Treves). I temi delle illustrazioni erano principalmente militari, ma illustrò anche vari libri, tra cui: "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, "Ettore Fieramosca" e "Niccolò De' Lapi" di Massimo D'Azeglio, "L'assedio di Firenze" di Domenico Guerrazzi.
Le sue capacità artistiche ed il settore specialistico in cui operava, quello degli illustratori che all’epoca in Italia non erano molti, gli permise di raggiungere velocemente un grande successo sia in patria che all’estero: ricevette ad esempio dall'Inghilterra l’incarico di riprodurre i più celebri monumenti italiani, quello di disegnare una medaglia del Genio Reale Britannico e di illustrare le vicende militari di cui fu protagonista il generale Durant. Giuseppe Garibaldi da Caprera scambiava con Cenni una fitta corrispondenza fornendogli notizie su combattimenti e sulla Legione Italiana di Montevideo. Nel 1876 Cenni conobbe il Gen. Genova Thaon di Revel che gli permise una grande conoscenza dell'ambiente militare. Dal 1878 al 1897 l’illustratore imolese pubblicò numerosi importanti volumi e, dal 1887, "L'Illustrazione militare italiana" rivista da lui fondata e finanziata che forniva una completa informazione per quanto riguardava le tradizioni, la storia e la struttura dell'Esercito Italiano.
Nessun commento:
Posta un commento