In mostra la storia dell'Arma dei Carabinieri


Ogni luogo del territorio italiano ha visto e vede tuttora la presenza viva dell’Arma dei Carabinieri, la cui opera si è fatta conoscere, apprezzare, stimare ovunque in Italia e all'estero. Nel corso dei quasi 200 anni della loro storia i Carabinieri hanno segnato il corso degli eventi al fianco dei cittadini, assistendoli, difendendoli, divenendo in questo modo parte integrante della nostra quotidianità.
Per celebrare l'operato dell'Arma e ricordare i momenti più significativi dalla sua istituzione ad oggi, l'Associazione Veicoli Storici Militari Emilia Romagna con patrocinii istituzionali di rilievo, ha progettato la mostra Nei secoli fedele allestita negli spazi della Sala Miceti di Imola (Bo) dall'1 novembre 2008 all'11 gennaio 2009.
Orario: dal giovedì alla domenica 10-12.30 e 15.30-18.30


Gli organizzatori della mostra Nei secoli fedele comunicano che al pubblico che parteciperà alla conferenza di sabato 10 gennaio, ore 17, dedicata a "I Carabinieri nell'ambito delle missioni di Pace" verrà fatto omaggio del pregevole catalogo della mostra e del calendario ad essa dedicato.

sabato 13 dicembre 2008

Storia dei carabinieri: la missione in Crimea

L’esito della I guerra d’Indipendenza fu nefasto e lasciò il Regno di Sardegna in uno stato di profonda prostrazione, mentre rimasero vivissime le simpatie per i patrioti che continuarono la loro lotta e le rivolte si moltiplicarono; in tale contesto, assunse il carattere di grande pericolo l’arrivo in Liguria del Generale Giuseppe Garibaldi, reduce dell’eroica e sfortunata impresa romana. Toccherà ai Carabinieri il compito di arrestare l’Eroe dei due Mondi per evitare il degenerare di una situazione già esplosiva: il 5 settembre 1849, a Chiavari, il Capitano Basso riuscì a farsi seguire da Garibaldi, a dire il vero soprattutto grazie alla collaborazione dello stesso Generale che calmerà gli animi degli scalmanati ormai decisi alla rivolta. Non sarà l’ultima volta che i Carabinieri incontreranno Garibaldi e saranno numerose le altre occasioni in cui i militari dell’Arma faranno il proprio dovere anche quando comporterà loro impopolarità e contestazioni.
Nel 1855 il Corpo dei Carabinieri avrà modo di esprimere il proprio valore anche fuori dai confini nazionali, nella guerra tra Russia e Turchia per il possesso del Bosforo; il conflitto era iniziato l’anno precedente con Francia e Inghilterra alleate dell’impero Ottomano. Cavour, con la lungimiranza politica che gli è giustamente riconosciuta, inviò a fianco delle potenze occidentali un Corpo di Spedizione Sardo che il 9 maggio 1855 sbarcò a Balaklava; di questo faceva parte un distaccamento di 70 carabinieri, al comando del capitano Emanuele Trotti, che si distinguerà nell’agosto successivo, durante la battaglia della Cernaia, nella difesa dalle colonne russe di un caposaldo detto “la Rocca dei Piemontesi”.
Per il resto della campagna i Carabinieri svolsero una preziosa e capillare opera di scorta, guida, polizia civile e militare, nonché di soccorso ai colpiti dall’epidemia di colera, che contribuirà ad infoltire il loro invidiabile medagliere: 4 medaglie militari ottomane, 4 francesi, 37 “di Crimea” inglesi, 27 “di Crimea” Sarde.
In Patria la vittoria della Cernaia e nella guerra di Crimea rappresentò un riscatto dall’onta di Custoza e di Novara ed una spinta ad assumere un ruolo più attivo nella politica internazionale.

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