In mostra la storia dell'Arma dei Carabinieri


Ogni luogo del territorio italiano ha visto e vede tuttora la presenza viva dell’Arma dei Carabinieri, la cui opera si è fatta conoscere, apprezzare, stimare ovunque in Italia e all'estero. Nel corso dei quasi 200 anni della loro storia i Carabinieri hanno segnato il corso degli eventi al fianco dei cittadini, assistendoli, difendendoli, divenendo in questo modo parte integrante della nostra quotidianità.
Per celebrare l'operato dell'Arma e ricordare i momenti più significativi dalla sua istituzione ad oggi, l'Associazione Veicoli Storici Militari Emilia Romagna con patrocinii istituzionali di rilievo, ha progettato la mostra Nei secoli fedele allestita negli spazi della Sala Miceti di Imola (Bo) dall'1 novembre 2008 all'11 gennaio 2009.
Orario: dal giovedì alla domenica 10-12.30 e 15.30-18.30


Gli organizzatori della mostra Nei secoli fedele comunicano che al pubblico che parteciperà alla conferenza di sabato 10 gennaio, ore 17, dedicata a "I Carabinieri nell'ambito delle missioni di Pace" verrà fatto omaggio del pregevole catalogo della mostra e del calendario ad essa dedicato.

giovedì 11 dicembre 2008

Alla mostra atterra l’aereo di Baracca e Cabruna

Una riproduzione in scala 1 a 1 dell’aereo con cui i grandi piloti Francesco Baracca ed Ernesto Cabruna si cimentarono nei cieli della Grande Guerra, sarà da sabato 13 dicembre in mostra all’interno della mostra Nei secoli fedele, presso la Sala Miceti, in occasione della conferenza che si terrà quel giorno alle ore 17.00 durante la quale il Ten. Col. Riccardo Genco parlerà de Il servizio aereo dell’Arma dei Carabinieri.
Il Carabiniere Ernesto Cabruna pioniere dell’aviazione italiana fu uno dei più grandi piloti della nostra giovane Aviazione, insignito, vivente, di varie medaglie tra cui una Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo eccezionale eroismo. L’aereo esposto è una riproduzione fedele di un suo aereo con cui il Pilota magnifico asso cacciatore dell’aviazione affrontò in numerosi duelli l’aviazione Austriaca e Tedesca arrecando notevoli danni. Entrato in aviazione nel 1916, già nel dicembre del 1917 gli fu assegnata la prima medaglia d’argento. Il 29 marzo del 1918 trovandosi solo di ricognizione si imbattè in un gruppo di 11 velivoli nemici fra i quali alcuni rossi Fokker della squadriglia di Von Richthofen; capì che si dirigevano verso le nostre linee e si avventò con la sua mitragliatrice contro la formazione mirando a colpire il rosso capo dello stormo, riuscendo ad isolarlo e a scompigliare e disperdere i rimanenti dieci che alla spicciolata fuggirono.
Il 20 giugno del 1918 gli venne conferita la seconda medaglia d’argento con la menzione “audacissimo pilota di caccia con tenace volontà e ardire prodigò l’opera sua instancabile e meravigliosa con zelo ed entusiasmo abbattendo ulteriore caccia nemico”. Infine il 2 novembre del 1918 dopo aver ingaggiato duello contro sei caccia nemici ne abbattè due mettendo in fuga gli altri, questa ennesima azione si valse la medaglia d’Oro al Valore Militare.

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