
Alle gesta dei Carabinieri in tempo di pace, o comunque non in conflitti che coinvolgano direttamente il nostro Paese, è dedicata l’ultima conferenza in calendario, che avrà luogo sabato 10 gennaio alle ore 17, come sempre alla sala Miceti, sul tema “I Carabinieri nell’ambito delle missioni di Pace”. Dal terremoto di Messina di cui è appena stato celebrato il centenario, fino ai giorni nostri – senza dimenticare i caduti di Nassyria – l’Arma ha sempre dato la massima espressione di sé nell’aiuto alle popolazioni civili, spesso in condizioni difficili e drammatiche, distinguendosi per la grande disponibilità ed umanità che l’ha avvicinata ancora di più alla gente.
E’ dal 1855 che i Carabinieri partecipano ad interventi umanitari e di supporto alla pace
all'estero, contribuendo sia come forza militare che in qualità di polizia. Ai tradizionali impegni di natura militare, si sono aggiunti, nel tempo, quelli di osservazione sul rispetto dei diritti umani, di addestramento, supervisione e consulenza per la ricostruzione delle forze di polizia e di ripristino o mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica. I Carabinieri impegnati in missioni operative all'estero sono oggi oltre 600.
Attualmente l'Arma è impegnata nella missione ONU in Kosovo, in Libano, e a Cipro dove dal 2005 svolge compiti umanitari e di assistenza alla polizia locale nonché per concorrere al controllo della "zona cuscinetto" che separa il Nord turco dal Sud greco.
Per la NATO è impegnata sempre i Kosovo, con compiti di polizia militare nell'ambito dei Quartier Generali della NATO in Macedonia ed in Albania, inoltre impiega a Baghdad, dal 2007, una componente addestrativa altamente qualificata per l'addestramento della Iraqi National Police (INP) ossia la Gendarmeria irachena. Contribuisce alla missione in Afghanistan, in Bosnia - Erzegovina, Palestina, Rafah, nella Repubblica democratica del Congo, in Chad.
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