In mostra la storia dell'Arma dei Carabinieri


Ogni luogo del territorio italiano ha visto e vede tuttora la presenza viva dell’Arma dei Carabinieri, la cui opera si è fatta conoscere, apprezzare, stimare ovunque in Italia e all'estero. Nel corso dei quasi 200 anni della loro storia i Carabinieri hanno segnato il corso degli eventi al fianco dei cittadini, assistendoli, difendendoli, divenendo in questo modo parte integrante della nostra quotidianità.
Per celebrare l'operato dell'Arma e ricordare i momenti più significativi dalla sua istituzione ad oggi, l'Associazione Veicoli Storici Militari Emilia Romagna con patrocinii istituzionali di rilievo, ha progettato la mostra Nei secoli fedele allestita negli spazi della Sala Miceti di Imola (Bo) dall'1 novembre 2008 all'11 gennaio 2009.
Orario: dal giovedì alla domenica 10-12.30 e 15.30-18.30


Gli organizzatori della mostra Nei secoli fedele comunicano che al pubblico che parteciperà alla conferenza di sabato 10 gennaio, ore 17, dedicata a "I Carabinieri nell'ambito delle missioni di Pace" verrà fatto omaggio del pregevole catalogo della mostra e del calendario ad essa dedicato.

venerdì 9 gennaio 2009

Storia dei carabinieri: la campagna italo-turca

I Carabinieri svolsero con abnegazione ed efficienza i loro compiti, sia di carattere militare che di polizia, durante la Campagna contro i Turchi in Libia.
Il 29 settembre 1911 il Governo Italiano dette il via alla conquista della Libia ed il 5 ottobre successivo le prime truppe sbarcarono a Tripoli; al loro seguito c’era anche il Capitano Craveri con lo scopo di organizzare il servizio d’ordine e sicurezza.
Allo stesso modo, 4 Sezioni mobilitate vennero inviate in Tripolitania col Corpo di Spedizione del Generale Caneva.
Nei giorni successivi, i CCRR allargarono il loro dispositivo alla Cirenaica ed alla fine dello stesso mese di ottobre si intraprese l’organizzazione del servizio territoriale con l’istituzione di un Comando Superiore dei Carabinieri talché, di pari passo con i successi militari, si procedeva alla dislocazione delle Stazioni.
Ma i Carabinieri parteciparono anche a tutti i combattimenti ai quali fu interessato il Regio Esercito, certamente con piccoli reparti, ma con un eroismo e con uno spirito di sacrificio che contribuirono a scrivere pagine importanti della storia del colonialismo italiano: 4 militari dell’Arma caddero a Sciara-Sciat (23-24 ottobre 1911), mentre non si contarono vittime nel successo di Sidi Messri (26 ottobre); si fecero valere ad Ain Zara e Bir Tobras (dicembre). Occorre infine ricordare il contributo alla battaglia delle due Palme (12 marzo 1912) che registrò l’eroismo del Vicebrigadiere Bartolomeo San Lorenzo.
Il 4 e 5 maggio le truppe italiane sbarcarono anche a Rodi, occupando tutto il Dodecaneso; i Carabinieri, ed in particolare il Tenente Mattea, si distinsero nei combattimenti per la conquista del villaggio fortificato di Phitos.
Al termine delle ostilità l’Arma era ben articolata su tutto il territorio acquisito e la presenza dei Carabinieri a protezione delle principali attività sociali ebbe importanti ripercussioni politiche ed economiche, sia sul piano organizzativo dei nuovi territori, sia per il largo favore goduto da parte della popolazione.
Il complesso dell’opera svolta dall’Arma dei Carabinieri in Africa Settentrionale meritò alla sua Bandiera una Medaglia d’Argento al Valor Militare.

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