
Peraltro, già nell’aprile 1842, in occasione del torneo svoltosi a Torino per solennizzare le nozze del Duca di Savoia Vittorio Emanuele con Maria Adelaide di Lorena, era stato costituito, per la scorta d’onore, uno speciale Squadrone di Carabinieri Reali a cavallo, che venne poi disciolto a cessata esigenza.
Il 7 febbraio 1868, per ordine del Ministero della Guerra, vennero concentrati in Firenze 80 Carabinieri a cavallo, destinati come scorta d’onore al corteo reale che doveva formarsi allorquando la Principessa Margherita di Savoia, andando sposa al Principe Umberto, sarebbe entrata solennemente in città. I Carabinieri, nella circostanza, indossarono elmi e corazze che già erano stati impiegati in occasione delle nozze del Duca di Savoia.
Questa volta, però lo Squadrone formatosi in Firenze non venne subito dopo sciolto; fu invece destinato alla guardia degli appartamenti reali ed alla scorta d’onore alla persona del Re. Alla sua prima costituzione, l’organico prevedeva un Capitano comandante, 4 ufficiali, 9 sottufficiali e 69 carabinieri.
Tale reparto assunse, in breve volgere di tempo, varie denominazioni : “ Corazzieri”, “Guardie d’onore di S.M.”, “Carabinieri Reali Guardie del Corpo di S.M.”, “Drappello Guardie di S.M.”, “Carabinieri Guardie del Re”, nome questo che rimase sino a che durò la monarchia.
Quando la Real Casa, nel 1871, si trasferì da Firenze a Roma, la seguì un distaccamento di Carabinieri Guardie del Re al comando di un ufficiale subalterno. Formatasi la Legione Carabinieri di Roma, lo Squadrone passò a far parte della medesima e fu così riunito tutto nella Capitale, che ne divenne da allora la sede naturale. Caduta la monarchia, i Carabinieri hanno continuato a garantire la scorta e guardia d’onore al Presidente della Repubblica, assumendo di recente la denominazione ufficiale di “ Reggimento Corazzieri”.
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