In mostra la storia dell'Arma dei Carabinieri


Ogni luogo del territorio italiano ha visto e vede tuttora la presenza viva dell’Arma dei Carabinieri, la cui opera si è fatta conoscere, apprezzare, stimare ovunque in Italia e all'estero. Nel corso dei quasi 200 anni della loro storia i Carabinieri hanno segnato il corso degli eventi al fianco dei cittadini, assistendoli, difendendoli, divenendo in questo modo parte integrante della nostra quotidianità.
Per celebrare l'operato dell'Arma e ricordare i momenti più significativi dalla sua istituzione ad oggi, l'Associazione Veicoli Storici Militari Emilia Romagna con patrocinii istituzionali di rilievo, ha progettato la mostra Nei secoli fedele allestita negli spazi della Sala Miceti di Imola (Bo) dall'1 novembre 2008 all'11 gennaio 2009.
Orario: dal giovedì alla domenica 10-12.30 e 15.30-18.30


Gli organizzatori della mostra Nei secoli fedele comunicano che al pubblico che parteciperà alla conferenza di sabato 10 gennaio, ore 17, dedicata a "I Carabinieri nell'ambito delle missioni di Pace" verrà fatto omaggio del pregevole catalogo della mostra e del calendario ad essa dedicato.

mercoledì 7 gennaio 2009

Storia dei carabinieri: nascono i corazzieri

La carica di Pastrengo del 1848, oltre al suo significato strettamente militare, dimostrò anche come la scorta al Sovrano fosse fin d’allora affidata ai Carabinieri e come questi fossero ritenuti ben degni di assolvere i compiti speciali sin qui riservati alla Guardia.
Peraltro, già nell’aprile 1842, in occasione del torneo svoltosi a Torino per solennizzare le nozze del Duca di Savoia Vittorio Emanuele con Maria Adelaide di Lorena, era stato costituito, per la scorta d’onore, uno speciale Squadrone di Carabinieri Reali a cavallo, che venne poi disciolto a cessata esigenza.
Il 7 febbraio 1868, per ordine del Ministero della Guerra, vennero concentrati in Firenze 80 Carabinieri a cavallo, destinati come scorta d’onore al corteo reale che doveva formarsi allorquando la Principessa Margherita di Savoia, andando sposa al Principe Umberto, sarebbe entrata solennemente in città. I Carabinieri, nella circostanza, indossarono elmi e corazze che già erano stati impiegati in occasione delle nozze del Duca di Savoia.
Questa volta, però lo Squadrone formatosi in Firenze non venne subito dopo sciolto; fu invece destinato alla guardia degli appartamenti reali ed alla scorta d’onore alla persona del Re. Alla sua prima costituzione, l’organico prevedeva un Capitano comandante, 4 ufficiali, 9 sottufficiali e 69 carabinieri.
Tale reparto assunse, in breve volgere di tempo, varie denominazioni : “ Corazzieri”, “Guardie d’onore di S.M.”, “Carabinieri Reali Guardie del Corpo di S.M.”, “Drappello Guardie di S.M.”, “Carabinieri Guardie del Re”, nome questo che rimase sino a che durò la monarchia.
Quando la Real Casa, nel 1871, si trasferì da Firenze a Roma, la seguì un distaccamento di Carabinieri Guardie del Re al comando di un ufficiale subalterno. Formatasi la Legione Carabinieri di Roma, lo Squadrone passò a far parte della medesima e fu così riunito tutto nella Capitale, che ne divenne da allora la sede naturale. Caduta la monarchia, i Carabinieri hanno continuato a garantire la scorta e guardia d’onore al Presidente della Repubblica, assumendo di recente la denominazione ufficiale di “ Reggimento Corazzieri”.

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