In mostra la storia dell'Arma dei Carabinieri


Ogni luogo del territorio italiano ha visto e vede tuttora la presenza viva dell’Arma dei Carabinieri, la cui opera si è fatta conoscere, apprezzare, stimare ovunque in Italia e all'estero. Nel corso dei quasi 200 anni della loro storia i Carabinieri hanno segnato il corso degli eventi al fianco dei cittadini, assistendoli, difendendoli, divenendo in questo modo parte integrante della nostra quotidianità.
Per celebrare l'operato dell'Arma e ricordare i momenti più significativi dalla sua istituzione ad oggi, l'Associazione Veicoli Storici Militari Emilia Romagna con patrocinii istituzionali di rilievo, ha progettato la mostra Nei secoli fedele allestita negli spazi della Sala Miceti di Imola (Bo) dall'1 novembre 2008 all'11 gennaio 2009.
Orario: dal giovedì alla domenica 10-12.30 e 15.30-18.30


Gli organizzatori della mostra Nei secoli fedele comunicano che al pubblico che parteciperà alla conferenza di sabato 10 gennaio, ore 17, dedicata a "I Carabinieri nell'ambito delle missioni di Pace" verrà fatto omaggio del pregevole catalogo della mostra e del calendario ad essa dedicato.

venerdì 21 novembre 2008

La storia dell'Arma: il regolamento del 1822 e la prima Medaglia d'oro al valor militare

Il nuovo re Carlo Felice, a seguito dei moti del 1821 che misero in luce non solo quanto le idee dei patrioti che chiedevano la costituzione fossero largamente condivise ma anche l’estrema fragilità della struttura di potere sabauda, dispose la regolamentazione dell’organizzazione statale e, in essa, anche del Corpo dei Carabinieri.
Nacque così il “Regolamento Generale del Corpo dei Carabinieri Reali”: in 631 paragrafi ed una serie di allegati fissò ogni aspetto del Corpo, disciplinandone l’organizzazione, le prerogative, le relazioni esterne, il servizio, l’ordine interno e la disciplina. Il Regolamento del 1822 indicò, tra l’altro, alcuni principi duraturi:
- i Carabinieri, tranne che per servizi d’ordinanza, devono essere sempre almeno due;
- devono considerarsi in servizio in qualunque circostanza ed a qualunque ora;
- devono sempre avere un contegno distinto, calmo, ma anche imparziale e umano.
Con lo stesso regolamento del 1822 vennero istituite due nuove Divisioni CCRR in Sardegna (Cagliari e Sassari), ove l’ordine pubblico era mantenuto fin dal 1726 dai Dragoni, dal 1819 Cacciatori Reali di Sardegna. A partire dal 1822 questi furono assorbiti dai Carabinieri Reali, per cui il Corpo crebbe a 3.000 unità.
Negli anni successivi la febbre dei moti, alimentata da profonde esigenze di progresso politico, continuava a salire; nel 1834 i rivoluzionari tentarono un’incursione nella Savoia con quattro colonne di fuoriusciti.
Solo una delle colonne riuscì nell’intento di occupare l’abitato di Les Echelles, catturando il Carabiniere Giovan Battista Scapaccino, impegnato in un’ordinanza; i rivoluzionari, circondatolo, gli imposero di abiurare il Re; al deciso rifiuto, lo abbatterono.
Carlo Alberto concesse al Caduto la Medaglia d’Oro al Valor Militare, la prima dell’Armata Sarda: ancora oggi i militari dell’Arma sono fieri di questo eroico predecessore, non certo per gli ideali politici espressi – oramai generalmente non condivisi - ma per l’esempio di fedeltà fino alla morte che avrebbe caratterizzato sempre le scelte dell’Istituzione.

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